I Giardini
Uno scrigno di profumi


I giardini di Cammarana sono una piccola oasi all’interno della tenuta, il loro impianto risale al VIII secolo.
L’antico muro di cinta intorno alla dimora, nasconde un giardino profumato, ci sono numerose varietà di gelsomino, in aprile fioriscono le iris barbate e le peonie, a maggio le rose antiche e durante l’estate le pelargonie, i fior di loto e le buganvillee. Le canne indiane rallegrano con i loro fiocchi le serate di fine estate, mentre il profumo delle foglie del cistus inebria l’aria.
Nata dalla passione per i giardini di Antonio Sortino Trono - aristocratico, medico e titolare della cattedra di Pediatria all’Università di Catania - la piccola oasi verde racchiusa tra le mura di Cammarana nasce per sua volontà contemporaneamente alla costruzione della dimora nel XVIII sec. Un capriccio, dati il clima e la siccità, a cui era dedicato parte dell’acqua piovana di raccolta.
Oggi gli spazi verdi si susseguono e si aprono allo spettatore come tante scatole cinesi attraverso una serie di corti interne e terminano con l’Hortus Conclusus che si affaccia e domina l’estensione dei terreni degradanti verso il mare e verso il Castello di Donnafugata.
I giardini racchiusi tra le mura di Cammarana sono parte a sé, ma allo stesso tempo sono legati indissolubilmente alla flora e alla fauna selvatiche della tenuta. Per questo motivo seguiamo un modo di agire (ad esempio niente potature radicali e concimazioni chimiche) e una filosofia che protegge il nostro territorio dalle intrusioni esterne e da qualsiasi forma di antropizzazione.
Oggi
Durante gli anni, prima con Maria e poi con Silvia, il giardino si è arricchito di nuove piante ed alberi come il viale dei Cipressi che costeggia le mura e l’impianto di nuovi uliveti, la collezione di rose antiche inglesi, di piante grasse, le bouganvillee e i gelsomini.
Oggi il giardino è in continua evoluzione e trasformazione, per la salvaguardia del territorio e del bene prezioso che è l’acqua stanno trovando posto e spazio tutte quelle piante che necessitano di annaffiature limitate e come ci ha insegnato Ben Chatto, a guardare alla bellezza di un giardino senz’acqua. Ma non mancano le fontane a tutte le altezze per abbeverare cardellini, pettirossi, farfalle, porcospini, istrici, volpi e molti altri graditi ospiti, che sono presenze costanti nei nostri giardini, insieme ai nostri amati gatti, e cani Pongo e Lilly di Cammarana.