La Dimora
essere in un'altra Sicilia
Arrivando dalla strada provinciale che unisce Ragusa a Santa Croce Camerina si ha un po' la sensazione di essere sospesi, e non per la velocità, ma perchè la strada è quasi sempre vuota, l'orizzonte che abbraccia lo spazio che va dal Golfo di Gela a Malta è molto ampio, la luce è molto forte e il verde (in primavera) o il giallo dorato (in estate) della campagna è a perdita d'occhio.
Girando con l'automobile, al km XI/800, sulla strada consortile che conduce a Cammarana si ha immediatamente la sensazione di essere in un'altra Sicilia.
“Hier ist ein anderes Sizilien...”
(Eckhart Peterich, Sizilien, Prestel, 1977).
I muri a secco costeggiano il percorso che conduce alla dimora, attraverso un paesaggio esclusivamente bucolico. Se arrivate in primavera vi accoglieranno una miriade di fiori selvatici colorati. Se invece arrivate in estate non troverete fiori ma una distesa di fieno colore dell'oro composto di erbe spontanee. I profumi intensi di nepetella, finocchio selvatico, origano, trifoglio, ojetto invadono l'aria in una sorta di laboratorio olfattivo.
La costruzione della residenza di campagna risale al 1778, commissionata dal barone Sortino Trono nello stesso periodo e alle stesse maestranze che contemporaneamente lavoravano all'edificazione del suo palazzo a Ragusa Ibla, il Palazzo Sortino Trono, oggi dichiarato patrimonio dell'Unesco.
A Cammarana si riconoscono, tra gli elementi architettonici, le caratteristiche dello stile Neobarocco, tipico dei palazzi aristocratici della parte Sud Orientale della Sicilia, che in gran parte furono ri-costruiti dopo il terremoto del 1693. La posizione dominante della dimora sulla campagna circostante rende unico il complesso residenziale tra orti di fichi d’india secolari e giardini di gelsomini, rose antiche, iris barbate e malvarose. La Tenuta Cammarana è stata nel corso delle generazioni curata e custodita come un bene prezioso dalla famiglia che tutt’oggi ne è l’anima.